Abbiamo già parlato della rottura del menisco, uno degli infortuni più frequenti per il quale è di fondamentale importanza un’adeguata riabilitazione tramite fisioterapia. Esistono, inoltre, dei casi in cui l’articolazione che unisce femore e tibia si danneggia in maniera irrimediabile e richiede la sostituzione con una protesi al ginocchio. Vediamo come avviene l’intervento, quando viene consigliato e perché la riabilitazione è di fondamentale importanza.
L’ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO
L’articolazione del ginocchio, posta tra femore, tibia e rotula, è formata da diversi elementi che permettono di sorreggere il corpo e compiere movimenti. Tra i più importanti troviamo:
- La cartilagine articolare, che riveste l’articolazione, ne permette lo scorrimento e impedisce alle ossa di sfregare tra loro e consumarsi;
- La membrana sinoviale che riduce le frizioni tra femore e tibia grazie alla produzione di liquido sinoviale, un lubrificante naturale che facilita il movimento articolare
- l menischi, strutture cartilaginose che forniscono stabilità all’articolazione e nel contempo funzionano da ammortizzatori, riducendo il carico di lavoro della cartilagine.
L’articolazione del ginocchio si può danneggiare, per eventi traumatici o degenerativi. La manifestazione clinica è rappresentata da dolore, gonfiore o scarsa mobilità, che richiedono l’utilizzo di farmaci e riabilitazione con fisioterapia per recuperare la funzionalità e attenuare i sintomi. Se il danno è più severo e debilitante, in taluni casi è necessario il ricorso alla chirurgia.
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